L’intervista a Francesca Leonardi all’Eco-Festa della Sostenibilità, per parlare del laboratorio fotografico del progetto “E tu di che genere sei?”

In occasione della presentazione della mostra di fotografie, fumetti e podcast del progetto “E tu di che genere sei?” nell’ambito dell’esposizione di opere “personali/collettive” di Contesteco Exhibition che si è svolta Sabato 13 Luglio nel corso dell’Eco-Festa della Sostenibilità al Centro Commerciale Euroma2, oltre ad essere intervenute Mariangela Garofalo – Presidente dell’Associazione Culturale Percorsi di Crescita e coordinatrice di Progetto, e la Dott.ssa Milena Rosso – Psicologa, Psicoterapeuta, Socia e Supervisore Scientifico dei progetti dell’Associazione Culturale Percorsi di Crescita,  è stata invitata per una sua riflessione anche Maria Francesca Leonardi – Fotografa e docente del laboratorio di fotografia.

Prima di scoprire cosa ha raccontato Francesca, ricordiamo che Il progetto “E tu di che genere sei? Le rappresentazioni del maschile e del femminile nelle nuove generazioni” si propone di sensibilizzare studenti, docenti e genitori sull’educazione al genere. L’iniziativa mira a incoraggiare una maggiore consapevolezza e accettazione delle differenze di genere, promuovendo un’educazione inclusiva su queste tematiche.

Questo obiettivo è stato conseguito anche attraverso l’organizzazione di tre differenti laboratori di fotografia, fumetti e podcast, che hanno visto protagonisti gli studenti del Liceo Scientifico Statale Ignazio Vian (classe III A) e IT Salvo D’acquisto entrambe di Bracciano, e dell’IC don Lorenzo Milano di Civitavecchia. Il laboratorio di Fotografia è stato condotto dalla Fotografa e docente Maria Francesca Leonardi. Maria Francesca ha consolidato la sua passione per la fotografia a New York dove si era trasferita all’età di 21 anni. Qui ha frequentato l’ICP (International Center of Photography) e studiato con Amy Arbus. Predilige lavorare su progetti a lungo termine – sia in Italia che all’estero – e ama in modo particolare i ritratti. Grazie al progetto “E tu di che genere sei?”, ha potuto mettere tutta la sua esperienza al servizio degli studenti del Liceo Scientifico Ignazio Vian e dell’Istituto Tecnologico Salvo D’Acquisto di Bracciano. Di seguito le riflessioni che Francesca ha condiviso nel corso della sua intervista all’Eco-Festa della Sostenibilità al Centro Commerciale Euroma2, per la presentazione dell’esposizione dei lavori degli studenti che hanno partecipato ai laboratori per il progetto “E tu di che genere sei?”:

Buongiorno Francesca. Tu ti sei occupata del laboratorio di fotografia che ha visto coinvolti gli studenti del Liceo Scientifico Ignazio Vian e dell’Istituto Tecnologico Salvo D’Acquisto di Bracciano. Puoi raccontarci le tue impressioni?

Gli studenti del laboratorio di fotografia, sono stati guidati nell’identificazione dei valori emotivi all’interno delle immagini. Per me è stato essenziale aiutarli a comprendere come osservano le decine di immagini che vedono quotidianamente. Attraverso proiezioni di opere di vari autori, che hanno lavorato sull’autoritratto e sulla rappresentazione dei generi, ho mostrato come la fotografia possa comunicare identità diverse. Abbiamo esplorato come una persona può cambiare aspetto semplicemente modificando il modo in cui si veste. Questo processo ha permesso loro di sviluppare una comprensione più sofisticata e diversificata della comunicazione visiva rispetto a quanto avevano in precedenza. Successivamente, li ho incoraggiati a scegliere immagini che sentissero rappresentative di loro stessi, sia in termini di genere che in altri aspetti, per poi passare all’elaborazione del concetto di genere, che è comunque complesso.”

Dal momento che gli studenti hanno utilizzato anche le telecamere degli smartphones, si sono sentiti più sicuri e meno intimiditi durante questo laboratorio dato che era uno strumento a loro familiare?

“Hanno compreso sia il potenziale sia i rischi legati alla comunicazione tramite immagini, che era uno degli obiettivi principali del laboratorio. Innanzitutto, ho voluto far loro capire quali messaggi potessero trasmettere attraverso le immagini, sia sul piano personale che comunicativo. Sono emerse delle immagini a mio avviso molto significative, che poi i ragazzi hanno argomentato. Ho stimolato il loro pensiero abbinando riflessioni come “Ti senti a tuo agio con questa immagine?”, “Ti riconosci in essa?”, “Perché e in che modo?”. Questo processo di riflessione sulle immagini ha permesso loro di esprimere il proprio punto di vista.”

Il laboratorio fotografico del progetto “E tu di che genere sei?”, fa parte di un programma educativo più ampio, incentrato sul dialogo e la riflessione riguardo all’identità di genere. Grazie alla fotografia, gli studenti hanno avuto l’opportunità di esplorare e mettere a confronto le proprie percezioni e rappresentazioni, favorendo così l’apertura verso nuove forme di espressione e comprensione.

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